Anatoly Osmolovsky "The Mosquito Anthem"

Gallery X - Winzavod Center of Contemporary Art, Moscow, Russia

Uno degli eventi più significativi dell'anno scorso è stata l'introduzione di una serie di emendamenti alla Costituzione della Federazione Russa. L'elemento chiave dell'esposizione - il testo della Costituzione della Federazione Russa con gli emendamenti in lingua burjata - è stato ispirato da questo evento. Un lettore di lingua russa potrebbe comprendere alcune parole dal testo degli emendamenti apportati all'atto legale, ma in generale questi inserti sembreranno una sorta di "nonsense". L'esposizione include anche una scultura di Osmolovsky e un'installazione sonora composta da 18 altoparlanti di diversi tipi: dalle corna fuoriesce il suono amplificato ripetutamente assordante dello stridio delle zanzare.

"The mosquito hymn" può essere considerato una sorta di riferimento alla serie "Fragment of zoomorphic discourse" di Andrei Monastyrsky, uno dei fondatori del concettualismo moscovita. Opere di questa serie sono state presentate alla mostra "Carries," tenutasi presso la XL Gallery nel 2013: erano illustrazioni entomologiche raffiguranti i genitali delle zanzare e tinte con vernice dorata. Oro perché questo è il colore tradizionalmente usato per dipingere dettagli, come gli aloni degli angeli, sulle icone. Ma non è possibile vedere a occhio nudo né angeli né i genitali delle zanzare. Secondo l'idea di Monastyrsky, questa invisibilità condizionale pone entità così diverse nello stesso campo contestuale, conferisce loro la stessa proprietà: possono esistere solo nella immaginazione di chi ci pensa. E in questo senso, qualcosa di completamente insignificante diventa uguale al sacro.

L'esposizione di Osmolovsky è un toccante progetto sociale nel quale le domande senza risposta e il calore del sentimento pubblico si trasformano in uno spazio caotico e scomodo, pur mantenendo un rigore visivo. La situazione con cui Osmolovsky lavora è portata all'estremo dell'assurdità: la legge "sacra" del paese è illeggibile, mentre il fastidioso suono dell'"inno delle zanzare" fuoriesce incessantemente dagli altoparlanti, senza significato e infinito.

 

 

Dal 26 gennaio al 24 febbraio 2021.

Gennaio 26, 2021
133 
di 365