"Sunset Emergency" è una mostra collettiva di due artisti che presenta opere selezionate di Robert Feintuch e Saul Steinberg, inaugurata il 20 febbraio 2025 alla Totah Gallery.
Steinberg e Feintuch sono legati da una trovata letteraria. Steinberg, talvolta applicando un timbro legale ai suoi disegni pur mantenendo un tono lontano da ogni formalismo, rappresenta figure e segni che diventano virtuali, sfumando verso il limite dell'illeggibilità. Feintuch, da parte sua, crea scenari più grandi della vita su pannelli a nido d'ape, dando vita a panorami improbabili che sono altrettanto complessi e comunicativi, pur evitando ogni pretesa di literalità. Collocati rispettivamente nelle fasi della modernità e della postmodernità, entrambi condividono una sensibilità per le sfumature di ambiguità verbale e visiva, alimentando un certo distacco. Le loro tecniche e i loro metodi commentano i limiti della conoscenza e dell'oggettività, dando forma a impulsi e desideri sopiti. La qualità del "mondo dentro il mondo" nell'arte di Steinberg, archivi di archivi dove l'oggetto trattato rappresenta qualcosa di due o tre volte rimosso dalla percezione immediata. In The Venice Table, 1979, il letterale si intreccia con l'inquietante e l'imponderabile. La presenza di pane e fette di cetriolo sembra un souvenir da un diario di viaggio europeo. Nel frattempo, i contorni di una donna seduta nell'ombra, o di un uomo che fissa un cielo vuoto, suggeriscono regni dell'immaginazione lontani dalla dimensione interpersonale. Questo falso distacco dalla personalità è intensificato dalla nebbia frizzante della personalità introspettiva di Steinberg, drammatizzata nei nervosi ritmi delle linee che ricreano un registro contabile o un tachimetro. Feintuch, pittore per eccellenza, con le sue opere (una selezione dal 2005 al 2022) realizza in contenuto ciò che i disegni di Steinberg esprimono nella forma. Senza sconfinare nel territorio del surrealismo, un dipinto come Emergency (Sunset), 2022, offre una dimostrazione eclatante dell'intuizione di Freud secondo cui le battute imitano il processo del lavoro onirico. La qualità stratificata del dipinto deriva dalla sua prospettiva composita e multilivello. Un braccio, un polso, un secchio—acquistano una valenza polivalente. Questa è arte metafisica che scherza sul suo stesso formalismo. Feintuch e Steinberg usano i travestimenti dell'artificialità contro se stessi, dimostrando come l'immersione nelle forme di pensiero contemporaneo e negli ideali possa portare a interessanti modalità di sovversione. Qui, essere "interessante" pesa di più di quanto possa fare il grottesco o lo shock. Coinvolgendo gli spettatori in domande esistenziali, annullano ogni argomentazione contraria, suggerendo la suprema rilevanza dell'opinione nel navigare il perenne flusso di pensiero, sentimento e sensazione.
Robert Feintuch (nato nel 1953 a Jersey City) ha conseguito un MFA alla Yale University School of Art e un BFA alla Cooper Union. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale in ventidue mostre personali in gallerie tra cui Thomas Brambilla Gallery, Bergamo, Sonnabend Gallery, New York, Akira Ikeda Gallery, Berlino, CRG Gallery, New York, Daniel Newburg Gallery, New York e Studio La Città, Verona, tra le altre. È stato anche incluso in mostre al National Academy Museum, New York; al Serralves Museum of Contemporary Art, Porto; al Peggy Guggenheim Museum, Venezia; al The Jewish Museum, San Francisco; al The Drawing Center, New York e alla Biennale di Venezia (1993). Le opere di Feintuch sono conservate nelle collezioni permanenti del Wadsworth Atheneum, Portland Museum of Art e della Sonnabend Foundation (Mantova, Italia). Le sue opere sono state recensite su BOMB Magazine, The Brooklyn Rail, Forbes, The Huffington Post, The New York Observer e The New York Times, tra gli altri. Ha ricevuto borse di studio dalla Guggenheim, Rockefeller Foundation, Leube Foundation, Bogliasco Foundation e National Endowment for the Arts. Feintuch vive e lavora a New York.
Saul Steinberg (Romania, 1914 – New York, 1999) ha esposto a livello internazionale per sei decenni in gallerie e musei, anche postumo dopo il 1999. Le mostre monografiche aperte negli ultimi venti anni includono esposizioni alla Morgan Library & Museum (con esposizioni internazionali), al Museum Ludwig di Colonia, all'Art Institute of Chicago, al Centre Pompidou di Parigi e alla Fundació Juan March di Madrid. È stato protagonista di oltre 65 mostre collettive, tra cui quelle al Museum of Modern Art di New York, al Jewish Museum di New York, al Brooklyn Museum di New York e alla Galerie Beyeler di Basilea. Il suo lavoro è conservato in oltre 145 istituzioni pubbliche, tra cui l'Art Institute of Chicago, il Centre Pompidou di Parigi e l'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden dello Smithsonian Institution di Washington D.C. Una storia completa è disponibile sul sito web della Saul Steinberg Foundation.
