Accogliendo le influenze sociali e politiche del contesto in cui nascono, i nuovi dipinti di Hambling oscillano tra interpretazioni figurative e astratte, presentandosi come espressioni potenti e retoriche. La sua recente serie Edge, realizzata su alte tele che richiamano i rotoli d'inchiostro cinesi, raffigura montagne e distese polari attraverso audaci accumuli di indaco e bianco, suggerendo tanto un deserto psicologico quanto un ambiente fisico. In una serie di dipinti più piccoli, animali selvatici sono rappresentati in movimento: vivi di energia predatrice, tormentati dal dolore o avvicinandosi lentamente alla morte. Simili nell'aspetto a disegni a inchiostro, queste opere combinano empatia e indignazione, sfidando lo spettatore a partecipare alla costruzione del significato, che si accumula nel processo di osservazione.
Al secondo piano sarà esposto un gruppo di dipinti del celebre ciclo Wall of Water (2010-2012) di Hambling. Queste opere su larga scala, raffiguranti esplosioni d'acqua ispirate dall'osservazione delle onde che si infrangono su un muro di cemento, furono create dopo la morte di un caro amico. Trasmettendo un doppio senso di vitalità e disintegrazione, esse risuonano con i lavori di pittori tanto diversi quanto Twombly e Bacon. I dipinti Wall of Water furono esposti per la prima volta alla National Gallery di Londra nel 2014. All'epoca, Hambling commentò: "Mi sento più giovane ora di quanto non mi sia mai sentita quando ero giovane. Sembra che stia dipingendo più liberamente... Sto cercando di dipingere la morte con il massimo di vita possibile."