John Giorno - UGO RONDINONE : I ♥ JOHN GIORNO

Palais de Tokyo, Parigi, Francia

"UGO RONDINONE: I ♥ JOHN GIORNO" è la prima retrospettiva dedicata alla vita e all'opera del poeta americano John Giorno (nato nel 1936, vive e lavora a New York), figura di spicco della scena underground americana degli anni '60. La mostra è concepita dall'artista svizzero Ugo Rondinone (nato nel 1964, vive e lavora a New York) come un'opera a sé stante. "Ho strutturato la mostra in otto capitoli, ciascuno dei quali rappresenta un aspetto del lavoro poliedrico di Giorno. Presi nel loro insieme, riflettono il suo modo di lavorare e ci aiutano a comprendere le influenze duali della cultura americana e del buddhismo sulla sua vita e arte," spiega Rondinone.

Giorno è stato un personaggio iconico nei primi film di Andy Warhol, trovando ispirazione nell'appropriazione delle immagini trovate dagli artisti Pop e catturando il linguaggio colloquiale reale di pubblicità, televisione, giornali e slang di strada. Figura di spicco nella tradizione della Beat Generation, ha riscoperto il genere della "poesia trovata" e si è impegnato a rendere la poesia accessibile a tutti.

Dalla metà degli anni '60, Giorno ha sviluppato strategie virali per diffondere la poesia al maggior numero possibile di persone. Nel 1968 ha creato Dial-A-Poem, un servizio telefonico che offriva accesso casuale a poesie, opere sonore, canzoni e discorsi politici. Una nuova versione dell'opera sarà accessibile gratuitamente al numero 0800 106 106 (dal 19 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016), ripercorrendo un secolo di poesia sonora, dal 1915 ad oggi. Si potranno così scoprire le voci originali che hanno segnato la storia dell'arte, la vita culturale e i movimenti sociali, dall'abolizione della pena di morte ai diritti delle donne. I pezzi riprodotti casualmente rivelano la diversità dei registri proposti da Giorno, da Antonin Artaud a Louise Bourgeois, Serge Gainsbourg, Simone de Beauvoir, Bernard Heidsieck, Brigitte Fontaine e Eric Duyckaerts...

Che siano registrati su un album, dipinti su una tela, presentati su un palco o decostruiti nelle pagine di un libro, Giorno considera le poesie come immagini che possono essere riprodotte all'infinito utilizzando diverse tecnologie. "Nell'era del campionamento, del taglia e incolla, della manipolazione digitale del testo, dell'appropriazione come forma d'arte - che trova il suo apice nell'hip-hop e nell'orgia testuale del World Wide Web - il mondo sta finalmente raggiungendo le tecniche e gli stili che Giorno ha pionierizzato diversi decenni fa."

Combinando poesia, arti visive, musica e performance, la mostra rivela l'influenza significativa della vita e del lavoro di Giorno su diverse generazioni di artisti che lo hanno ritratto, dal capolavoro cinematografico Sleep (1963) di Andy Warhol e il suo remake di Pierre Huyghe, a R.E.M., Rirkrit Tiravanija, Elizabeth Peyton, Françoise Janicot, Verne Dawson, Billy Sullivan e Judith Eisler.

Per questa mostra Ugo Rondinone, famoso per le sue sculture antropomorfe, maschere nere e clown iper-realistici, ha reinventato il formato della retrospettiva come ritratto e recuperato una forma di spiritualità attraverso le connessioni tra arte e poesia.

"Il titolo 'UGO RONDINONE: I ♥ JOHN GIORNO' è un 'Io' collettivo in cui Ugo Rondinone invita ciascuno di noi a condividere e sentire l'impegno spirituale e politico di una figura iconica della controcultura americana. Questa mostra non è solo la prima retrospettiva di Giorno; è una dichiarazione d'amore che annuncia l'invenzione di un nuovo genere," afferma la curatrice Florence Ostende.

 

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La rivista PALAIS ha dedicato l'intero numero 22 alla mostra "I Love John Giorno" di Ugo Rondinone, presentata al Palais de Tokyo (dal 21 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016).

 

 

Ottobre 20, 2015
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