Mana Contemporary presenta la Parte I di questa mostra divisa in due parti, co-presentata con la Galleria della School of Visual Arts Chelsea in collaborazione con i Rail Curatorial Projects. La mostra esplora come le diverse dimensioni della pittura influenzino artisti e spettatori.
Curate da Phong Bui, entrambe le mostre sono esperimenti proposti per indagare le varie condizioni che portano alla produzione di opere di piccole dimensioni: come le dimensioni della pittura siano determinate dalle intenzioni consce e inconsce degli artisti, e come queste dimensioni, a loro volta, influenzino la relazione con gli spettatori nei vari spazi che le opere d'arte occupano silenziosamente nella cultura visiva contemporanea.
La mostra inaugura alla Mana Contemporary domenica 18 ottobre 2015 e alla Galleria della School of Visual Arts Chelsea dal 21 novembre al 22 dicembre 2015.
Bui ha commentato che entrambe le idee curatoriali sono state ispirate dall'ammirazione di Jackson Pollock per Albert Pinkham Ryder, le cui pitture di dimensioni modeste, come "Moonlight Marine" (1870-90) che misura 29,2 x 30,5 cm, evocano una scala monumentale e un'immensità di spazio, mentre le grandi tele di Pollock raggiungono un senso di intimità. La mostra fa anche riferimento al termine di Thomas Nozkowski, "pitture di dimensioni ragionevoli", che descrive i suoi due formati standard, 40,6 x 50,8 cm e 55,9 x 71,1 cm, all'interno dei quali ha lavorato costantemente dagli inizi degli anni '70.
La mostra alla Mana Contemporary si concentrerà esclusivamente su opere di artisti che hanno realizzato costantemente pitture di dimensioni modeste.
Artisti inclusi in PARTE I :
Joshua Abelow, Peter Acheson, Etel Adnan, Ellen Altfest, Tom Burckhardt, Rackstraw Downes, Helmut Federle, Robert Feintuch, Mark Greenwold, Josephine Halvorson, Merlin James, Bill Jensen, Katy Moran, Thomas Nozkowski, Ann Pibal, Sylvia Plimack Mangold, James Siena, e Robert Storr.