Il Museo Ettore Fico, in collaborazione con la Galleria Thomas Brambilla, è orgoglioso di presentare una mostra dell'acclamata artista contemporanea britannica Maggi Hambling. On the Edge rappresenta la prima esposizione museale di Hambling in Italia, offrendo una significativa rassegna di dipinti e sculture che incarnano la visione unica dell'artista sul complesso rapporto tra l'umanità e l'ambiente naturale.
Maggi Hambling (nata nel 1945) è una delle principali artiste contemporanee europee, celebrata sia per i suoi dipinti di figure umane, paesaggi marini, calotte polari in scioglimento, distruzione ambientale e zone di guerra, sia per le sue sculture pubbliche, tra cui A Sculpture for Mary Wollstonecraft e A Conversation with Oscar Wilde a Londra, oltre alla monumentale Scallop, dedicata al compositore Benjamin Britten, situata sulla spiaggia di Aldeburgh nel Suffolk. È ampiamente riconosciuta per opere che superano i confini dell'espressione artistica convenzionale, invitando a una riflessione sui rapporti universali tra sé e ambiente, persone e luoghi.
On the Edge include un importante trio di dipinti di cascate, realizzati prima che l'artista intraprendesse la sua celebre serie di grandi dipinti Wall of Water, esposti per la prima volta alla National Gallery di Londra e successivamente in retrospettive museali in Cina. Rappresentando esplosioni di onde che si infrangono contro un muro di cemento, i Wall of Water evocano la forza del mondo naturale che sfida l'umanità. Creati in seguito alla morte di un caro amico, questi dipinti esprimono sia un senso di disintegrazione sia l'essenza dell'essere vivi, richiamando le opere di pittori come Twombly e Bacon.
In contrasto con la serie Wall of Water, i dipinti Edge affrontano la distruzione del mondo naturale da parte dell'uomo, con calotte polari in scioglimento e una recente serie di grandi tele che ricordano i rotoli di inchiostro cinesi, raffigurando montagne e distese polari attraverso audaci accumulazioni di indaco e bianco. Queste opere suggeriscono sia un deserto psicologico interiore sia un contesto fisico.
La pratica scultorea di Hambling è rappresentata dalla serie Aftermath. Queste opere totemiche in bronzo dipinto nascono da pezzi di legno morto trovati. Dalle forme naturali contorte, Hambling ha fatto emergere la presenza di esseri immaginari. Alternativamente animali e umani, familiari e ultraterreni, le sculture emanano una varietà di stati d'animo e risonanze storiche dell'arte, dal surrealismo alla policromia medievale. Le creature enigmatiche di Aftermath fondono le forme del passato antico - ritratti funebri, gargoyle e reliquie - con lo spirito vitale della contemporaneità, creando opere scultoree vibranti e attuali.
La mostra includerà anche autoritratti e ritratti di figure significative del passato di Hambling, tra cui il suo mentore, l'artista Arthur Lett-Haines, e la sua amante e musa Henrietta Moraes. Questi ritratti catturano l'essenza dei loro soggetti con rapidi segni gestuali su uno sfondo bianco. All'interno di queste composizioni dinamiche, immagini più sfumate e astratte trasmettono una sincerità emotiva derivante dall'approccio profondo e continuo dell'artista alla vita nel presente. Queste opere ritrattistiche evocano una gamma doppia di emozioni, mescolando umorismo con dubbio, rabbia con gioia, vitalità con consapevolezza della mortalità.
Hambling ha iniziato i suoi studi presso la East Anglian School of Painting and Drawing con Cedric Morris e Arthur Lett Haines, e ha proseguito alla Ipswich (1962-64), Camberwell (1964-67) e Slade (1967-69) Schools of Art. Nel 1980 è stata nominata la prima artista contemporanea in residenza alla National Gallery di Londra. Le opere di Hambling sono parte delle collezioni di musei di tutto il mondo, tra cui Tate, British Museum, National Gallery di Londra, National Portrait Gallery di Londra, Metropolitan Museum of Art di New York e CAFA di Pechino. Dal 1980 ha tenuto mostre personali in prestigiosi musei, tra cui due alla National Gallery di Londra nel 1981 e nel 2014; alla National Portrait Gallery nel 1983 e nel 2009. Altre mostre significative hanno incluso il Yale Center for British Art a New Haven nel 1981, lo Yorkshire Sculpture Park nel 1997, l'Abbot Hall Art Gallery a Kendal nel 2007, The Lowry a Salford nel 2009, la Walker Art Gallery a Liverpool nel 2009, il Fitzwilliam Museum a Cambridge nel 2010, la Winchester Cathedral nel 2013, l'Hermitage a San Pietroburgo nel 2013, Somerset House nel 2015, il British Museum a Londra nel 2016, la Jerwood Gallery nel 2018 e il CAFA Art Museum a Pechino nel 2019.
La mostra è prevista dal 28 settembre al 17 dicembre, mentre la celebrazione ufficiale con la presenza dell'artista avrà luogo sabato 4 novembre, in concomitanza con la fiera d'arte Artissima. L'esposizione sarà accompagnata da un catalogo esaustivo, con saggi di illustri scrittori e un'approfondita esplorazione del percorso artistico di Maggi Hambling.
MUSEO ETTORE FICO
28 SETTEMBRE - 17 DICEMBRE 2023
INAUGURAZIONE: 4 NOVEMBRE 2023
ORARI DI APERTURA: GIOVEDÌ – DOMENICA 14:30 – 19:30.
La mostra è accompagnata da un catalogo che include saggi critici di Andrea Busto, John Berger, James Cahill ed Emanuela Zanon.