Copy Machine Manifestos: Artists Who Make Zines è la prima mostra dedicata alla ricca storia delle zines d'artista prodotte in Nord America nei cinque decenni passati. A partire dagli anni '70, le zines — abbreviazione di "fanzines", riviste o opuscoli autopubblicati con testi e immagini, spesso realizzati con una fotocopiatrice — hanno dato voce e visibilità a chi operava al di fuori della cultura mainstream. Gli artisti hanno valorizzato il ruolo cruciale di questo mezzo nella comunicazione e nella costruzione di comunità, utilizzandolo per trasformare sia gli approcci materiali che concettuali alla creazione artistica attraverso tutti i media. Questa mostra, che amplia il canone, documenta il rapporto delle zines con varie sottoculture e pratiche d'avanguardia, dal punk e la cultura di strada all'arte concettuale, queer e femminista. Esplora anche le intersezioni delle zines con altri media, come collage, artigianato, cinema, disegno, pittura, performance, fotografia, scultura e video. Presentando oltre mille zines e opere d'arte di più di cento artisti, Copy Machine Manifestos sottolinea l'importanza delle zines nella produzione artistica e nella loro ricezione in tutta l'America del Nord.