"La mia intera opera si basa su conclusioni retrospettive, tratte dall'esperienza in cui il passato diventa il futuro che avanza."
Klaus Rinke è un artista eclettico che sfugge a una definizione univoca. Egli è disegnatore, pittore, scultore, fotografo, interprete del paesaggio e del corpo umano, performer, paroliere e pensatore di concetti. Ha insegnato per trent'anni all'Accademia di Belle Arti di Düsseldorf. Il suo vasto repertorio artistico spazia dal cosmico al terreno, dallo psicologico al fisico, dal simbolico al reale, dal concettuale alla performance. Klaus Rinke non ha mai rinnegato i suoi legami con la regione della Ruhr: l'orologio Normalzeit della stazione ferroviaria di Gelsenkirchen-Wattenscheid costituisce un tema centrale che permea il suo lavoro. La sua indagine sulle forze ancestrali della terra e dell'acqua deriva direttamente dalla stretta relazione della regione con l'industria mineraria. L'umanità si confronta con queste forze, le percepisce, le esplora e le misura, poiché è suo dovere comprenderle. Questa ricerca e la sua capacità di comprensione sono profondamente radicate nelle convinzioni religiose dell'artista. Tutto ciò ha dato vita a una lotta quasi faustiana riguardo alla nostra origine e al nostro destino, alle interazioni tra tempo e spazio che vincolano l'umanità tanto quanto gli elementi da cui essa trae vita. [...]
