La Sunley Gallery presenta tre sculture recenti di Lynda Benglis, un'artista presente nella mostra al piano superiore "Beyond Form: Lines of Abstraction 1950–1970".
Nata nel 1941 in Louisiana, Lynda Benglis ha sfidato lo status quo della pittura e della scultura, superando i confini di un mondo dell'arte prevalentemente dominato dagli uomini. La Benglis è celebrata per il suo uso innovativo di materiali come cera d'api, resina e schiuma di poliuretano. Le sue tecniche pionieristiche, inclusi i colaggi di lattice pigmentato simili ai dipinti dell'Espressionismo Astratto, le hanno portato un riconoscimento internazionale alla fine degli anni '60.
Le recenti sculture in bronzo lucido di Lynda Benglis derivano dalla sua profonda indagine sulle forme annodate. Sono evolute da modelli in argilla fino a diventare le loro controparti in bronzo digitalmente trasformate, permettendo alle opere di mantenere il tocco intimo della mano dell'artista. Le superfici riflettenti evocano la fluidità delle forme liquide, interagendo con la luce e lo spazio. Le sculture confermano la reputazione di Benglis come una delle artiste più influenti in attività oggi.
"Tutto è un nodo, sai, come una pianta in crescita è un nodo, un corpo è un nodo, ogni embrione è un nodo. E ho cominciato a pensare, cos'è la forma? È una crescita. È una continuazione. È un'espansione. È una farfalla. È un bozzolo. Si espande e vola via. Vola fuori, sai, ma contiene anche energia." Dall'intervista di storia orale con Lynda Benglis, 20 novembre 2009, Archives of American Art, Smithsonian Institution.
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