La Galleria Thomas Brambilla è onorata di presentare uno "spazio" per il confronto sull’attuale sistema dell’arte contemporanea, tramite le riflessioni dell’artista ed intellettuale russo Anatoly Osmolovsky. La conferenza approfondirà il difficile tema del mercato dell’arte e delle sue figure, cercando inoltre di spiegare se e come l’arte reagisca ad eventi politici, quali ad esempio, gli attacchi terroristici dell’11 settembre a New York.
“Artisti, galleristi, critici e pubblico si accalcano ovunque 'stia succedendo qualcosa'. Ma la realtà di questo "qualcosa che accade" è la realtà del denaro. In assenza di criteri estetici, è possibile e utile determinare il valore delle opere d'arte sulla base della loro redditività. Questa realtà concilia tutto, anche le tendenze più contraddittorie nell'arte, a condizione che queste tendenze abbiano potere d'acquisto". In Chudozestvennyj Zhurnal n. 16, A. Osmolovsky, “Contemporary Art: Here and Now (Rejection of Museums), 1995.
“L'arte deve reagire in qualche modo agli eventi politici? Oppure l'arte si limita solo alla logica del proprio sviluppo immanente? Le azioni artistiche hanno qualche effetto sulla società e in che modosi differenziano dalle azioni politiche? C'è una funzione sociale ben definita per l'arte? L'arte infligge danni a sé stessa quando chiarisce la sua posizione sociale?”
A.Osmolovsky, “Arte senza giustificazione. Dopo l'11 settembre "