“Le colonne sono emerse nel periodo in cui stavo realizzando dipinti con cornici massicce a quarto di tondo nei primi anni Settanta. Questa nuova invenzione mi ha dato l'opportunità di approfondire ulteriormente i miei interessi riguardo la percezione e la relazione tra lo spettatore e l'oggetto.”
La serie dei Column Paintings è il risultato della lunga ricerca di Torreano per superare il dogma modernista dell’essenzialismo e della teoria di opera come "contenitore" di significati, al fine di sostenere l'idea di un linguaggio determinato da una molteplicità di punti di vista. Dalla forma arrotondata ed essenzialmente fallica, le Colonne lignee di Torreano riescono a trascendere i confini classici, grazie anche alla varietà di materiali inconsueti (gemme acriliche, gioielli e sfere di legno) che ne ricoprono la superfice.
Quest’ultime, dalla forma semicircolare, protendono verso l'osservatore in una curva di 180° dalla parete, intromettendosi fisicamente nello spazio e consentono di avere un rapporto paritario con l’opera e nessun punto di vista gerarchico. La simultaneità dell'oggetto e dell'illusione forniscono un significato alternativo in quanto si crea la possibilità di una relazione transazionale fra spettatore e ed oggetto. Mentre l’uno si muove in relazione alla colonna, le gemme ricordano la loro specificità nello spazio enfatizzando un’esperienza unica, sia esterna che interna. Ogni spettatore diventa l'autore, o come direbbe Torreano, "There are many stars. There are many gods”.