In mostra sono presenti alcune opere di Durham che esplicano al meglio il rapporto tra forma e concetto e la maestria dell’artista nell’esplorare le qualità intrinseche dei materiali utilizzati. Queste “costruzioni scultoree” sono formate dai più disparati elementi; oggetti comuni, scritte, fotografie, disegni ecc. che insieme evocano nello spettatore immagini ed idee forti ed eccentriche. Nelle opere in mostra ritroviamo anche il tipico sarcasmo dell’artista; ogni opera è infatti legata da giochi di parole arguti e doppi sensi ironici.
Nel corso della sua lunga carriera Jimmie Durham ha affrontato le tematiche più differenti, approfondendo le questioni sull’identità, la colonizzazione, i diritti civili degli afroamericani e dei nativi americani, la violenza di stato, gli stereotipi razziali e la mercificazione della cultura. Attraverso la sua partecipazione a mostre e simposi, dagli anni '80 in poi, Durham e il suo lavoro sono stati di costante risonanza e rilevanza per curatori, studiosi e artisti. Ancora oggi i lavori dell’artista offrono una prospettiva valida ed utile per decifrare la società e l’arte contemporanea e permettono di approfondire il rapporto tra il locale ed il globale; tra l’arte e l’attivismo e, in ultimo, la storia della scultura come fattore formalmente e concettualmente intrecciato con la vita quotidiana dell’uomo.