In mostra saranno esposte alcune delle sue più iconiche opere; dai lavori neogotici in acciaio, alle torsioni scultoree in bronzo, alla serie Rorschach, fino agli pneumatici intagliati.
Attraverso lo studio approfondito della Storia dell'Arte, delle maestose cattedrali gotiche, delle sculture del XIX secolo e dei grandi maestri come Bosch, Brueghel e Warhol, Delvoye primeggia per la sua capacità di offrire una reinterpretazione delle opere d'arte del passato, regalando al contempo uno sguardo attento e ironico sulla società contemporanea. Inoltre, ciò che rende la sua arte unica è l’immensa capacità di saper rivelare la bellezza nascosta negli oggetti di uso quotidiano.
Delvoye, infatti, si appropria e rielabora i modelli tramite un gesto che potremmo definire “barocco”, il quale oscilla tra l'omaggio e l'irriverenza. Attraverso l'uso sapiente di svariate tecniche e materiali artistici, Delvoye riesce a trasmettere un senso di meraviglia e stupore. Le sue opere diventano un ponte tra il passato e il presente, tra l'arte tradizionale e l'innovazione contemporanea. La sua arte, infatti, è spesso una fusione tra l'abilità artigianale e le tecniche di produzione industriale più sofisticate dove, il confine tra l'arte del passato e il mondo digitale dell'arte contemporanea è labile e sfumato.
Esplorando le convenzioni artistiche e quelle della società dei consumi, Delvoye si riappropria di oggetti di uso quotidiano così come dei simboli e delle icone della storia dell'arte, creando opere provocatorie ed evidenziando il conflitto apparentemente irrisolvibile tra uso e valore, artigianato e tecnologia, tra cultura d’élite e cultura popolare.