David Novros USA, 1941

Panoramica

"Ho viaggiato in Spagna, Italia, Francia. Ho visto tutto quello che potevo. È stata l'Alhambra, prima di tutto, a darmi la sensazione che un dipinto potesse essere qualcosa di diverso da un rettangolo appeso a una parete in un museo. Che un dipinto non deve nemmeno essere fatto di vernice. Poi la Basilica di San Marco a Firenze con i suoi Fra Angelico. E Giotto a Padova. La pittura in loco, come la chiamo io, la pittura creata per un luogo specifico che rimane lì, è ciò che mi ha colpito di più. Durante questo viaggio è nato il desiderio di realizzare dipinti di grande formato per luoghi molto specifici."

 David Novros, artista americano e membro del collettivo Park Place gallery di SoHo, nonché uno dei primi artisti, assieme a Brice Marden, Dorothea Rockburne, Chuck Close e Ralph Humphrey, della rinomata Bykert gallery di NYC, è noto principalmente per i suoi pioneristici dipinti astratti e monocromatici su grandi tele modulari ed irregolari.

Crescendo a Los Angeles, Novros dipingeva spesso murales nel garage dei suoi genitori e proprio da questa esperianza iniziò il suo impegno per la "pittura come muro e sul muro". Influenzato da una varietà di fonti storiche dell'arte, tra cui la ceramica dei nativi americani, i mosaici bizantini, gli affreschi italiani e i dipinti murali su larga scala di Barnett Newman e Mark Rothko, Novros paragona il suo lavoro a murales portatili e mira a comunicare il potere emotivo dell'astrazione geometrica. Diversamente dai più celebri contemporanei, come ad esempio Carl Andre, Dan Flavin e Donald Judd, i quali utilizzarono la scultura per esplorare e sviluppare la teoria minimalista, sin dall’inizio della sua carriera, impiegò esclusivamente il mezzo pittorico fino alle sue massime estensioni.

Le superfici sensuali e riflettenti delle opere di Novros sono create con strati multipli di pigmento acrilico spruzzato e smaltato e offrono allo spettatore nuovi tipi di esperienze percettive ed emotive. Riescono a comunicare il contenuto attraverso il colore monocromatico, la forma geometrica e le complesse questioni spaziali e incoraggiano anche un'esperienza di visione cinestetica attraverso la risposta della superficie alla luce mutevole.

Novros è inoltre molto noto per aver partecipato nel 1969, insieme a Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Claes Oldenburg, John Chamberlain e Forrest Myers, al progetto The Moon Museum (Museo della Luna), ovvero la creazione di un piccolo “wafer” di ceramica placcato in iridio dipinto dai sei artisti sopra citati, il quale fu portato nello spazio dagli astronauti, Charles Conrad, Richard Gordon e Alan Bean, a bordo dell’Apollo 12.

 

David Novros (1941, Los Angeles) vive e lavora a New York. Ha esposto nei più importanti musei ed istituzioni, incluso: Whitney Museum a New York (1970), Albright Knox Museum a New York (1970), Solomon R. Guggenheim Museum a New York (1971), MoMA a New York (1972), Documenta 5, Kassel (1972), Dallas Museum of Fine Art a Dallas (2001), MoMA PS1 (2009), Wiesbaden Museum (1991, 2013) e diversi altri. Le opere di Novros sono conservate in diverse collezioni pubbliche, fra le quali, ad esempio: Metropolitan Museum di New York, Judd Foundation di New York, Menil Collection a Houston, Musem of Modern Art a New York, Whitney Museum di New York, al Museum Wiesbaden in Germania ed al Dallas Museum of Modern Art.

 

 

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